Le Montagne Maledette, conosciute anche come Alpi Albanesi, si estendono drammaticamente tra Albania, Kosovo e Montenegro. Questa catena aspra è famosa per le sue vette calcaree frastagliate, i fiumi incontaminati e i remoti villaggi alpini. Per i viaggiatori avventurosi, le Montagne Maledette rappresentano il parco giochi ideale per trekking, campeggio e riconnessione con la natura selvaggia.
Sebbene molti visitatori internazionali conoscano il classico sentiero Valbona–Theth, alcune delle esperienze più autentiche si trovano negli angoli meno battuti della catena. Nel villaggio albanese di Lepushë, situato a 1.260 metri di altitudine, due escursioni indimenticabili Vajusha Peak e Berizhdoli Peak mostrano il meglio che le Montagne Maledette hanno da offrire.

Perché si chiamano Montagne Maledette?
Il nome “Montagne Maledette” (in albanese Bjeshkët e Nemuna, in slavo Prokletije) si traduce letteralmente come “montagne maledette”. Il folklore offre diverse spiegazioni: una leggenda afferma che il diavolo stesso sia salito dall’inferno e abbia scolpito le vette aguzze; un’altra racconta di una madre che, incapace di trovare acqua per i suoi figli, maledisse le montagne dalla disperazione; mentre una terza suggerisce che soldati slavi, lottando attraverso il paesaggio impervio, gridassero “maledette” mentre non riuscivano a passare. Al di là del mito, alcuni studiosi sostengono che il nome rifletta semplicemente il terreno implacabile, le ripide scogliere e gli inverni rigidi che hanno reso la vita qui difficile per secoli.
Escursione al Vajusha Peak (2.056 m)
Partendo direttamente dal villaggio di Lepushë, il sentiero per il Vajusha Peak (conosciuto anche come Talijanka) offre una sfida moderata con panorami spettacolari sulle Montagne Maledette.
- Difficoltà: T2 (moderata)
- Segnaletica: Ben indicata
- Altitudine di partenza: 1.260 m
- Altitudine della cima: 2.056 m
- Durata: 4–5 ore andata e ritorno
- Livello di forma: Moderato
Il percorso inizia in una fitta foresta di faggi, aprendosi gradualmente a pascoli alpini verdi. Salendo, le vedute si allargano—prima rivelando i tetti di Lepushë sotto di voi, poi le linee drammatiche del massiccio Prokletije. L’ultima salita è breve ma ripida, conducendovi su una cima che sembra senza tempo. A 2.056 metri, il silenzio delle montagne cancella il rumore della vita quotidiana. È il tipo di luogo dove ci si siede istintivamente a gambe incrociate, si respira profondamente e ci si sente parte di qualcosa di molto più antico di se stessi.





Escursione al Berizhdoli Peak (1.977 m)
A pochi chilometri dal Vajusha, il Berizhdoli Peak offre un’altra escursione gratificante, ma con un’atmosfera completamente diversa.
- Punto di partenza: villaggio di Lepushë
- Segnaletica: Ben segnalato
- Altitudine della cima: 1.977 m
- Durata: ~2,5 ore di salita
- Difficoltà: Moderata
L’escursione inizia tra prati ondulati, dove l’autunno spesso dipinge il paesaggio con tonalità dorate e rosse. Salendo, i cespugli di mirtilli costeggiano il sentiero, invitando gli escursionisti a fermarsi per un dolce assaggio selvatico. Dopo circa due ore e mezza si raggiunge la cresta e la si segue fino alla vetta. La ricompensa è un panorama a 360 gradi sulle Montagne Maledette—una delle vedute più spettacolari del nord Albania.
Il Berizhdoli non è alto quanto il Vajusha, ma la sua ambientazione lo rende un’escursione altrettanto memorabile. La combinazione di aria alpina frizzante, vegetazione colorata e lo sfondo drammatico delle vette circostanti lo rendono imperdibile per chi soggiorna a Lepushë.





Perché Lepushë è un gioiello nascosto delle Montagne Maledette
A differenza dei centri più affollati come Theth o Valbona, Lepushë rimane più tranquillo, tradizionale e profondamente legato ai ritmi della vita montana locale. Il villaggio è facilmente raggiungibile da Scutari in auto, e le sue guesthouse accolgono i viaggiatori con pasti locali abbondanti. Da Lepushë, gli escursionisti possono affrontare diverse camminate giornaliere—come Vajusha e Berizhdoli—o semplicemente godersi le valli alpine circostanti.
Per chi desidera immergersi nell’anima delle Montagne Maledette, Lepushë è la base perfetta: un mix di natura incontaminata, ospitalità calorosa e sentieri escursionistici che rivaleggiano con i migliori d’Europa.


Consigli pratici per escursionismo nelle Montagne Maledette
- Migliore stagione: da maggio a ottobre è ideale per il trekking. In primavera e autunno i sentieri sono più tranquilli e il clima è più fresco.
- Alloggio: le guesthouse a Lepushë, Theth e Valbona offrono soggiorni autentici, spesso con pasti fatti in casa.
- Guide: sentieri come Vajusha e Berizhdoli sono ben segnalati, ma assumere una guida locale arricchisce l’esperienza e sostiene la comunità.
- Preparazione: è richiesta una forma fisica moderata; portate con voi strati, acqua e snack. Il meteo in montagna cambia rapidamente.
Le Montagne Maledette sono all’altezza del loro nome leggendario, offrendo paesaggi che sembrano al tempo stesso severi e incantevoli. Sebbene i sentieri noti come Valbona–Theth attirino escursionisti internazionali, cime come Vajusha e Berizhdoli dimostrano che alcune delle esperienze più magiche si trovano fuori dai percorsi principali.
Se cercate un’avventura autentica in Albania, raggiungete Lepushë. Qui, circondati da foreste alpine e vette imponenti, scoprirete che la vera essenza delle Montagne Maledette non sta solo negli scenari epici—ma nel modo in cui vi fanno sentire lontani dal mondo e vicini a voi stessi.
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