Marubi nell’UNESCO: La fotografia albanese Eentra nella Memoria del Mondo

Un momento storico per la cultura albanese: Marubi entra nell’UNESCO è ormai una realtà! L’archivio fotografico della Dinastia Marubi è stato ufficialmente iscritto nel Registro Internazionale della Memoria del Mondo dell’UNESCO come patrimonio documentario di valore universale.

Questo riconoscimento internazionale rappresenta il più alto onore per uno dei tesori culturali più rari dell’Albania — un archivio che contiene centinaia di migliaia di negativi, documenti e manufatti fotografici conservati da tre generazioni di maestri fotografi. Per la prima volta, Scutari, il cuore culturale dell’Albania del Nord, vede inciso il proprio nome nella Memoria del Mondo.

Museo Marubi Scutari

Marubi e l’UNESCO – Un Tributo a Tre Generazioni di Storia

Pietro Marubi – Il Fondatore che Portò la Fotografia in Albania

Pietro Marubi era un fotografo italiano arrivato a Scutari nella metà del XIX secolo, dove fondò il primo studio fotografico d’Albania nel 1856, noto come Dritëshkronja Marubi. Introdusse le tecniche più avanzate dell’epoca e creò un prezioso documento visivo della vita albanese durante il Risveglio Nazionale.

Attraverso il suo obiettivo, Pietro immortalò figure storiche, ritratti di uomini e donne di ogni estrazione sociale, e momenti chiave che plasmarono l’identità albanese. Il suo lavoro divenne la base dell’eredità Marubi, oggi celebrata a livello mondiale.

Pietro Marubi dedicò tempo e attenzione artistica alla figura della donna albanese, che ai suoi occhi appariva talvolta cattolica, talvolta musulmana, a volte elegante, a volte severa, riservata o ribelle. Una fotografia particolarmente significativa nell’archivio ritrae una giovane ragazza musulmana senza velo davanti all’obiettivo — un gesto impensabile per quell’epoca.

Questa immagine è particolarmente preziosa perché, all’interno dell’archivio di Pietro Marubi, i ritratti di donne musulmane sono rari o catturati solo di sfuggita. Ciò riflette probabilmente gli atteggiamenti sociali dell’epoca, specialmente tra i segmenti più conservatori, meno inclini ad accettare questa nuova invenzione — la macchina fotografica.

Kel Marubi – L’Innovatore Dedicato della Seconda Generazione

Il successore di Pietro, Kel Kodheli, adottò il cognome Marubi e portò lo studio a un nuovo livello. Padroneggiò le tecniche tradizionali ma introdusse anche numerose innovazioni: l’uso dei negativi su lastra di vetro, una meticolosa attenzione alla luce e ai dettagli, e una profonda sensibilità nei confronti dei suoi soggetti.

Kel non fu solo un maestro tecnico, ma anche un cronista della vita quotidiana, capace di immortalare tutto — dai ritratti ufficiali alle scene intime della vita urbana e rurale dell’Albania. La sua opera è una delle principali ragioni per cui oggi Marubi nell’UNESCO è una realtà riconosciuta a livello mondiale.

La fotografia qui sotto è stata intitolata dagli studiosi “La Consegna delle Armi”. Una composizione magistrale! È stata inserita tra le 500 fotografie più importanti del mondo nel volume The Photography Book (Phaidon, 2000).

Per molto tempo, gli esperti non conoscevano il pieno significato di quest’immagine. È stato il ricercatore Qerim Vrioni a far luce su di essa, dopo un’approfondita ricerca d’archivio. La chiave per comprenderla risiede nell’anno 1922, quando fu scattata. In quell’anno, il Re Zog emanò una legge che obbligava i cittadini a consegnare le proprie armi da fuoco.

Secondo Vrioni, “La Consegna delle Armi” è una fotografia concettuale, in cui l’autore aveva una visione chiara di ciò che voleva rappresentare. L’immagine è composta come una scena teatrale — un momento drammatico cristallizzato nel tempo, che esprime la tensione emotiva e politica di un intero atto in un solo fotogramma.

Ogni personaggio occupa una posizione accuratamente scelta; nulla è lasciato al caso. Marubi, come artista multidimensionale, assicurò che la sua opera comprendesse ogni elemento — la postura e i gesti di ogni figura non rappresentano solo un istante, ma un’intera psicologia, una mentalità culturale. Ogni personaggio svolge un ruolo distinto e, insieme, creano una narrazione armoniosa e potente.

La Consegna delle Armi Kel Marubi
“La Consegna delle Armi”
Gegë Marubi – Un Visionario Moderno e un’Anima Artistica

La terza e ultima generazione fu rappresentata da Gegë Marubi, figlio di Kel, e primo albanese a studiare fotografia a Parigi. Portò nello studio un nuovo spirito artistico, sperimentando con composizioni moderne, illuminazione creativa e profondità psicologica nei ritratti.

Le sue fotografie riflettono un’Albania in trasformazione — dalla vita quotidiana ai paesaggi, fino ai ritratti che trasmettono emozione e identità. Al termine della sua carriera, Gegë donò l’intero archivio Marubi allo Stato albanese, assicurandone la conservazione per le generazioni future. Oggi, la sua opera vive come parte integrante del patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO.

Museo Marubi – Una Porta Aperta sulla Memoria del Mondo

Tutti questi tesori sono oggi conservati al Museo Nazionale della Fotografia “Marubi” di Scutari. Con oltre 500.000 negativi datati tra il 1850 e il 1950, il museo offre un’esperienza moderna e interattiva con mostre curate, attrezzature storiche e archivi digitalizzati che accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo.

Se stai visitando Scutari in Albania, non perdere l’occasione di esplorare questa straordinaria eredità. Marubi nell’UNESCO non è solo un titolo, ma un invito a scoprire le radici, l’anima e la memoria visiva di una nazione attraverso gli occhi dei suoi più grandi narratori fotografici.